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Essere silenziosi. Sì. Ora, questa è certamente la giustificazione per qualsiasi rumoreggiamento, però è veramente tanto difficile essere silenziosi quando il rumore tutto intorno ti assedia. E alla fine, perché darla vinta a chi vede nel silenzio lo spazio per espandere la propria arroganza? Questa è l'obiezione, ma viene da sé che è dettata dalla mente emotiva da cui ci si dovrebbe staccare. 
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Hai ragione Self.
Il tutto cambia quando riesci a vedere la miserabilita del mondo come un utensile.
E' come se il mondo ricevesse dal silenzio vari comandamenti. Il primo comandamento consiste nel suo essere il puro (l'albero della vita). Il secondo consiste nel suo dovere di essere miserabile (l albero del bene e del male).
Noi siamo declinati nella logica del secondo comandamento e possiamo pensare che questa sia
L unica grammatica del reale.
Pero certe volte accade che vengano dati dei segni per mezzo dei quali il primo comandamento si rende presente. bisogna allora iniziare il viaggio verso il raggiungimento di quegli occhi dove la miserabilita del mondo appare come una zattera che ti porta all altra riva.
Il male ha nostalgia dell origine. Questo e' il cuore della miserabilita del mondo.. -
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LA propaganda sta alla democrazia come il bastone sta alle dittature (Chomsky) . -
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Svanirò alla luce del mattino; non ero altro che un'invenzione dell'oscurità.
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Se niente importa, non c'è niente da salvare. . -
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si potrebbe dire che la grandezza di un uomo dipende dalla qualità e dalla potenza delle importanze che riesce a far tramontare dentro di sè. E' il gioco delle disimportanze.
quando questo accade ci sono due cose che attendono all'orizzonte. La Morte che ti dice: ehi amico il mondo è vuoto e senza senso perchè non lasci andare la presa e ti rifugi nelle calde braccia del Nulla?
ma c'è anche un secondo attendere che non sempre giunge davanti all'anima ma che aaspetta sullo sfondo.
e' come se tutte le disimportanze si radunassero in una valle per parlare col nulla e vengano sorprese da una grande importanza che non ha nulla a che vedere con ciò che tramontò ma che parla un altro linguaggio di cui mai avresti sospettato l'esistenza.
giunge l'acqua quando il deserto non ha più lacrime... -
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La vita e' una cattiva notte in una pessima locanda.
(Santa Teresa d' Avila). -
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"Gli uomini che ricercano il proprio utile sotto la guida della ragione non appetiscono per sé niente che non desiderino gli altri uomini, e perciò essi sono giusti, fedeli, onesti."
Spinoza (Eth. IV, prop. 18). -
."Gli uomini che ricercano il proprio utile sotto la guida della ragione non appetiscono per sé niente che non desiderino gli altri uomini, e perciò essi sono giusti, fedeli, onesti."
Spinoza (Eth. IV, prop. 18)
gli uomini ricercano la propria ragione sotto la guida dell'utile e appetiscono per sè ogni cosa che li ponga sopra gli altri. Perciò essi sono ingiusti, infedeli, e disonesti.
come direbbe Socrate, dei gran figli di puttana.. -
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Se uno legge Spinoza può sembrare un'apologia dell'utilitarismo, ma egli stesso chiarisce che nella sua terminologia utile è solo ciò che "conduce l'uomo a maggior perfezione" (Eth. IV, prop. 18). . -
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Self ho capito le intenzioni pure di Spinoza.
Non era un attacco alle sue parole, solo constatazione del sentire comune .
Io ho usato utile nel senso opposto a quello inteso da Spinoza. -
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Sì, sì, ma non pensavo che fossi tu a non aver capito. 
E nemmeno qualcun altro in particolare, per completezza rispetto a un ipotetico lettore del forum del futuro.
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«La vita dell'uomo sciocco è più semplice rispetto a quella dell'intelligente, quella del furbo è migliore rispetto a quella dell'onesto, l'avido è più a suo agio del buono, per il crudele è più piacevole del debole, per l'arrogante è un lusso rispetto all'umile, per il bugiardo è più ricca rispetto al giusto ed è più dolce per i lussuriosi invece che per i virtuosi. Così è stato e così sarà in eterno, finché sulla terra sarà vivo l'uomo.»
M. Ageev, "Romanzo con cocaina". -
.«La vita dell'uomo sciocco è più semplice rispetto a quella dell'intelligente, quella del furbo è migliore rispetto a quella dell'onesto, l'avido è più a suo agio del buono, per il crudele è più piacevole del debole, per l'arrogante è un lusso rispetto all'umile, per il bugiardo è più ricca rispetto al giusto ed è più dolce per i lussuriosi invece che per i virtuosi. Così è stato e così sarà in eterno, finché sulla terra sarà vivo l'uomo.»
M. Ageev, "Romanzo con cocaina"
Tutto vero. Il problema e': una vita facile e' un bene in se'?
La miserabilita del mondo e' il primo porto a cui accede l esistenza: aderirvi e' un bene in se'?
Seneca dice che se dovesse scegliere tra una vita agiata e una vita ricca di difficolta sceglierebbe la seconda.
L anima deve essere provata per trovare il suo vero destino. E' lo stesso discorso di Keats che vede nel mondo non il luogo in cui essere felici nel senso comune del termine ma una valle del fare anima.
E che dire del cristianesimo in cui una vita troppo agiata e' considerata quasi una maledizione perche l anima deve essere provata per crescere?
E' lo stesso discorso del buddhismo dove l uomo e' superiore agli dei perche le divinita sono intrappolate nell agio.
Ci sono cose che si possono comprendere e ricevere un cuore solo quando la vita ti mette con le spalle al muro.
Quando la morte e' vicina la bellezza tende i suoi agguati.
Il nostro scopo non e' quello di essere felici ma di cadere in questi agguati dove il senso delle cose appare scavalcando la lentezza del linguaggio.
Non hai piu parole e il tuo silenzio diventa la casa dove viene ad abitare il mondo.. -
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